Perché la compersione non dovrebbe essere il valore di base del poliamore
14 Aprile 2014 | Inserito da Luca Boschetto under Opinioni |
di Ferrett Steinmetz
La compersione è, essenzialmente, poter dire “sono felice quando il mio amore è felice”. Se il tuo partner è in giro a trombarsi bufali d’acqua, fintantoché lui è felice, lo sei anche tu. È uno stato piacevole nel quale essere, se sei in grado di gestirlo.
Il problema è che coloro che sperimentano questa festa della compersione, spesso la usano come una mazza per stroncare coloro che non sono fatti interamente di buoni sentimenti zuccherosi. “Se non sperimenti una beatitudine simmetrica per ciascuna cosa che il tuo amore fa”, urlano, “allora non sei davvero poli, no? Perché essere poli è essere compersivi!”
No. Essere poliamorosi è avere fiducia.
E la fiducia non ti fa sempre sentire bene.
Insomma: quando mia figlia ha guidato la mia macchina per la prima volta, io non ho pensato “Che cosa magnifica e celestiale che abbia finalmente preso la patente! Sono così emozionato per la sua nuova vita!” No, ho pensato, si sarà messa la cintura di sicurezza? Quella è un’auto da 13.000 dollari che non mi posso permettere di ricomprare, speriamo che non la distrugga. Oh Dio, quella ragazza sta guidando un mostro di metallo da tre tonnellate ad una velocità letale, ti prego, non lasciare che faccia fuori nessuno. O se stessa.
Ora, quella raffica di preghiere non significava che io non volessi che mia figlia guidasse mai. Questa esperienza l’avrebbe resa più forte, indipendente, e una persona pienamente integrata nel mondo. L’ho supportata totalmente, l’ho incoraggiata, e in effetti ho speso soldi e tempo per assicurarmi che questo momento accadesse…
… ma non mi sono sentito bene quando è successo. Beh, un pochino. Abbastanza per farlo. Ma non un bene puro, quel tipo di caldi sentimenti coccolosi che uno dovrebbe provare secondo i compersionisti.
Io penso alla compersione come a qualcosa che è bello provare, un obiettivo che dovreste sforzarvi di raggiungere se potete farcela. Ma la compersione è spesso usata come una clava per abbattere le persone che provano certi sentimenti, e troppe persone provano sentimenti di gelosia o preoccupazione o perfino rabbia per ignorarle in blocco.
Tutto ciò che hai provato quando il tuo amore era fuori a pomiciare con qualcun altro era felicità? Ma è fantastico! Ti invidio! Io, comunque, spesso provo felicità mischiata con la paura di poter essere rimpiazzato e la gelosia per il fatto che il signor Tipo Nuovo può far cose per lei che io non sono in grado di fare (altrimenti perché mai dovrebbe uscire con una mia copia carbone?) ed è difficile a sufficienza dover superare questi sentimenti senza l’aggravio ulteriore del “oh, evidentemente non sono bravo in questo se ho dubbi”.
E qualche volta quelle paure segnalano problemi reali. Ci sono state occasioni nelle quali il fatto che un mio amore spendesse tutto il suo tempo con mister Tipo Nuovo voleva dire, in effetti, che stava perdendo interesse nei miei confronti. E se in teoria io dovrei essere abbastanza equilibrato da dire: “beh, sono felice che lei sia felice”, in pratica parte della mia felicità è tragicamente basata sul poter continuare a passare tempo con lei.
Qualche volta quelle paure mi fanno rendere conto dei problemi in tempo utile per risolverli.
Io mi fido delle mie partner. E cerco di ridurre le mie stupide paure al minimo. Così come ho spiegato a mia figlia che guidare un’automobile era una gran responsabilità, e poteva ammazzarsi lei stessa ed altri… ma quando è uscita dal vialetto di casa mi sono stampato in faccia un sorriso, perché questo era ciò di cui lei aveva davvero bisogno, ed ho avuto fiducia sufficiente in lei che le cose sarebbero andate bene.
E così poi sono andate. Il fatto che io non abbia lasciato che le mie paure le mettessero le catene è stata una cosa nobile. Probabilmente ancor più nobile, in effetti, perché ho dovuto combattere contro alcune preoccupazioni per mettere i suoi bisogni al di sopra delle mie ansie.
Alla fine, ho imparato ad essere felice quando guida. E non ha ancora distrutto la macchina, grazie a Dio.
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Ferrett Steinmetz – @ferretthimself su Twitter – è uno scrittore di fantascienza che ha ricevuto una nomination per il premio Nebula ed un blogger che scrive di parole, politica e poliamore su TheFerrett.com. – con due “r” e due “t”. Ha pubblicato più di venticinque racconti di fantascienza dalla sua rinascita come scrittore al Clarion Science Fiction and Fantasy workshop nel 2008. Vive a Cleveland con la sua bella moglie Gini, un amichevole fantasma ed un piccolo cane nero di nome Shasta.
Articolo originale pubblicato come Why “Compersion” Should Not Be The Base Value Of Polyamory su TheFerrett.com.
Traduzione di Luca Boschetto.
Immagine: Claudio Agnelli e Luca Boschetto